Il viaggio in Cina ha costituito per Stella Gentilini un’esperienza irripetibile e un’occasione unica per far conoscere la sua arte a livello internazionale. Ma prima di questo ha reso possibile il contatto con la realtà e la cultura cinese, così diversa da quella italiana. In questo modo si sono presentati alla pittrice un gran numero di spunti per migliorare e arricchire il proprio bagaglio artistico.

     Interessantissima, a questo proposito,  è stata la visita all’Accademia delle Belle Arti di Hangzhou, con le sue aule di disegno dal vero, pittura contemporanea e grafia. Altrettanto interessante l’ingresso al Museo Zhejiang e alle gallerie d’arte dislocate in tutta la città, dove il gruppo di artisti italiani ha potuto ammirare rispettivamente le opere legate alla tradizione culturale del passato è l’arte moderna della gigantesca metropoli.

D’altro canto la religione Buddhista, molto presente e praticata dagli abitanti di Hangzhou, ha contribuito ad infondere un senso di spiritualità e di magia in tutti gli angoli del paese. Le aree di culto, templi, parchi e pagode, adottano un’architettura scenografica pur restando immerse in ambienti naturali semplici e silenziosi.

Le ispirazioni non mancano quindi in questa lontana regione orientale e possono avere libero sfogo il giorno in cui viene chiesto agli artisti italiani di dipingere in estemporanea. Sotto lo sguardo attento delle autorità e della stampa cinese, il gruppo dipinge uno dei luoghi più caratteristici finora visitati: la Villa di Gao in “Terra Bagnata”.

Si tratta di un’antica dimora signorile, ricca di scorci che portano il sapore dei secoli passati. Sorge in una caratteristica oasi naturalistica, denominata appunto “Wet Land”, che somiglia ad alcuni ambienti in Italia quali le Valli alla foce del Pò o la laguna di Venezia.  La composizione paludosa del suo terreno infatti permette l’allevamento di varie qualità di pesce in più di 2800 laghetti artificiali collegati da ponti e strette vie lastricate.

Contrapposta a questo ambiente sorge, al centro della città, una zona più giovane, ricca di costruzioni di design e installazioni d’arte moderna. La “Città Nuova”, come viene identificata dagli abitanti di Hangzhou, è allo stesso modo piena di magia, ma la suggestione questa volta è data dai neon colorati e dai riflessi dei materiali lucidi sulle pareti esterne dei grattacieli, che a loro volta si riflettono sulla superficie dorata del “Golden River”, il canale che attraversa la città.

Naturalmente, oltre a dipingere le due opere destinate al progetto, raffiguranti l’antico teatro del villaggio presente in “Terra Bagnata”, il tema della Cina e della sua cultura verrà ripreso anche nei dipinti successivi della pittrice brisighellese.

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